11/06/2020
“Ticket d’ ingresso a pagamento per le auto” per la città di Bolzano
Il Comune torna sul tema degli accessi a pagamento per i non residenti L’Unione: “Non è il momento di aggiungere tasse, ma di levarne!”
“Abbiamo appena riaperto le nostre attività, e la priorità ora deve essere favorire l’accoglienza di pendolari e turisti, il cui ritorno sarà vitale per moltissimi settori economici. Qualsiasi misura che vada in senso contrario è assolutamente controproducente”, afferma il fiduciario comunale dell’Unione per la città di Bolzano Simone Buratti. Della medesima opinione anche CNA, Confesercenti e il presidente circondariale lvh.apa di Bolzano Città, Hannes Mussak: “Introdurre in questo periodo dei carichi ulteriori per gli operatori economici sarebbe fatale. Al momento stiamo impiegando tutte le nostre forze nella ricostruzione e nella stabilizzazione delle nostre aziende. Attualmente necessitiamo di misure atte a sgravare l’economia, non certo di ulteriori oneri.” Claudio Corrarati, presidente di CNA TAA: “La ripartenza dell’economia e delle attività deve essere agevolata da azioni di supporto e non di ostacolo. Adesso è il momento per semplificare e incentivare più che limitare o tassare.”
Il gruppo di lavoro tecnico allestito dal Comune di Bolzano e coordinato dall’ingegner Stefano Ciurnelli prevedrebbe al contrario l’introduzione di un sistema di monitoraggio dell’ingresso dei veicoli privati – ma si è parlato anche di quelli commerciali – in una o più zone della città con l’obiettivo di riscuotere una tassa di transito in base a zone e/o ore di accesso.
“Secondo i calcoli della pubblica amministrazione, questo sistema sarebbe anche meno gravoso del pagamento di un parcheggio, ma in realtà ciò si aggiungerebbe al costo della sosta, senza contare poi che, anche a livello di immagine, questo non è il periodo di introdurre nuove tasse ma di eliminare quelle esistenti”, ribadisce Buratti, che aggiunge: “In questo periodo è fondamentale dare segnali positivi, di benvenuto, e non il contrario”.
Un altro tema trattato in occasione dell’incontro tra sono stati i cosiddetti locker e i delivery point, ovvero dei punti automatici di consegna e smistamento dei pacchi. In quest’ambito, la proposta dell’Unione è di sperimentarli non solo in centro storico ma anche nei quartieri periferici.
“La mole di pacchi destinata ai privati è sempre più ingente, e corrisponde circa alla metà del totale delle consegne quotidiane, oltre a essere spesso costituita da colli di piccole dimensioni. A nostro parere sarebbero quindi i privati i principali soggetti cui destinare questa innovazione; per i commercianti, infatti, non sarebbe a oggi una soluzione percorribile, perché bisogna assolutamente evitare che un settore già in difficoltà sia oggetto di ulteriori costi di trasporto o ritiro merce”, conclude il rappresentante dell’Unione.