16/03/2023

“Sì alla sensibilizzazione, no agli obblighi!”

La gastronomia a confronto con gli assessori Schuler e Achammer

Da sin. il segretario della categoria Peter Perez, Matteo Remondini, Petra Gamper, l’assessore Schuler, Christian Zanella, il portavoce della gastronomia Bobo Widmann, Markus Stocker e Andreas Tamanini.
La categoria della gastronomia nell’Unione ha recentemente sottoposto una serie di richieste e problematiche all’attenzione degli assessori provinciali al turismo e all’economia, rispettivamente Arnold Schuler e Philipp Achammer.

“Un tema di grande attualità è quello dei buoni pasto, che impongono commissioni molto elevate a tutto il settore della gastronomia”, ha ricordato il portavoce della categoria Bobo Widmann. Ciò ha spinto l’Unione a elaborare una soluzione locale e mettere mano a un progetto pilota, col quale si punta non solo a tagliare le commissioni, attualmente assai ingenti, ma anche a rafforzare i circuiti economici locali.

Per quanto riguarda l’obbligo di indicazione di provenienza in ambito gastronomico, l’Unione ha presentato una controproposta: “La burocrazia generata da questa nuova imposizione è enorme, e va nella direzione contraria rispetto a un tanto auspicato taglio delle incombenze. Tutto il progetto di legge potrebbe, alla fine, rivelarsi un danno di immagine per i prodotti dell’Alto Adige e per la gastronomia locale”, ha sottolineato Widmann. La disponibilità di prodotti provenienti dall’Alto Adige non è sufficiente a far fronte alle necessità. La conseguenza: minore sicurezza nell’approvvigionamento e aumento stimato del costo dei prodotti altoatesini fino al 25 percento. “Tutto ciò avrebbe un effetto assai negativo soprattutto sulla popolazione e sulle aziende. Di qui una domanda: una simile legge è davvero un valore aggiunto? Diciamo sì alla sensibilizzazione, ma decisamente no a un obbligo”, ha sintetizzato il portavoce.

Un ulteriore tema è l’annosa questione della carenza di personale. “La trasformazione e l’evoluzione dei contingenti stagionali di collaboratori in ambito gastronomico sono uno strumento più importante che mai per trovare i giusti rimedi. In quest’ambito è stato elaborato un progetto per l’inclusione dei giovani”, ha spiegato Widmann.

Un ultimo tema è stato quello dell’uso promiscuo delle superfici commerciali nei centri urbani, anche allo scopo di contrastare l’aumento dei locali sfitti e creare una nuova qualità nella sosta di ospiti e residenti. “Soprattutto nei paesi bisognerebbe usare la leva dei nuovi concetti di utilizzo delle superfici commerciali”.
 
Da sin. il segretario della categoria Peter Perez, Andreas Tamanini, il portavoce della gastronomia Bobo Widmann, Agatha Guggenberger, l’assessore Achammer, Markus Stocker, Petra Gamper e Christian Zanella.
 
 
 
 
 
 
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Dott. Pietro Perez

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