11/03/2024

I prestatori di servizi IT e internet nell’Unione mettono in guardia dagli attacchi

“Quando si parla di digitalizzazione, si parla, si sente e si legge ormai quasi solo di intelligenza artificiale e dell’ottimizzazione dei modelli commerciali e dei miglioramenti dei processi aziendali che permette di ottenere”, afferma il presidente dell’Unione Philipp Moser. “In fin dei conti è giusto così, perché con l’AI è possibile cambiare diversi aspetti della nostra vita, sia professionale che privata. L’importante è non dimenticare mai che gli investimenti nel settore IT e nelle nuove tecnologie richiedono anche investimenti urgenti nel campo della sicurezza dei nostri dati e dei nostri sistemi. E, altrettanto importante, richiedono anche la formazione e la sensibilizzazione del personale addetto”, ricorda il presidente dei prestatori di servizi IT e internet nell’Unione, Alexander Fill, mettendo in guardia dal rischio di trascurare la cybersecurity, un tema che interessa invece tutti noi. Non di rado, il problema viene sottovalutato o considerato non prioritario dalla dirigenza aziendale.

Non passa ora, nemmeno in Alto Adige, nella quale aziende di ogni ordine di grandezza non siano sottoposte ad attacchi virtuali più o meno gravi. “Dietro questi attacchi ci sono persone che selezionano le proprie vittime con grande precisione, siano esse aziende, enti o istituzioni. Tra l’altro anche tramite i cosiddetti Bot, cioè software per PC. Ai loro occhi è uguale il tipo di azienda colpita. Anche le microimprese possono così diventare oggetto di attacchi informatici”, ribadisce Fill richiamando alla necessità di tenere sempre la guardi alta e di adottare le necessarie misure a difesa dei dati.

Ai commercianti, gli attacchi informatici costano il dieci percento del fatturato
Nel 2023, in media, ogni azienda del commercio al dettaglio e dell’e-commerce è stata vittima di 41 attacchi informatici rilevati. Per le aziende, la conseguenza diretta di questi attacchi è stata la perdita, sempre in media, del dieci percento di fatturato. Nessun altro settore economico è colpito dalla perdita di dati in maniera altrettanto grave, come ricorda il “Global Security Report”, un sondaggio condotto tra 1500 professionisti del mondo IT di tutto il mondo. Le conseguenze degli attacchi informatici sono la perdita di dati (46 percento), le interruzioni della rete (38), la compromissione di conti clienti (25), la perdita della fiducia da parte dei clienti (23) e il conseguente calo della loro soddisfazione (23 percento).

La cybersecurity sta quindi diventando un tema sempre più prioritario, e rimarrà tale anche per i prossimi anni. “Così come proteggiamo la nostra società dalla criminalità nel mondo reale, dobbiamo anche proteggerci dalla criminalità nel mondo virtuale. I danni possono essere immensi e bloccare le aziende proprio a causa della perdita dei loro dati”, sottolineano in conclusione Moser e Fill.
 
Il presidente dei prestatori di servizi IT e internet nell’Unione Alexander Fill.
 
 
 
 
 
 
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