14/12/2021
Barometro dell’Ire attività di servizi, ripresa nel 2022
Il clima di fiducia nel settore dei servizi si conferma migliore rispetto alla media dell’economia altoatesina, con l’87 percento delle imprese che giudica positivamente la redditività nell’anno in corso. Permangono tuttavia notevoli differenze tra le singole branche.
Il clima di fiducia è particolarmente modesto nel comparto dei servizi alla persona, dove oltre un quarto delle imprese segnala una redditività insufficiente e dove non si osserva ancora una ripresa dei fatturati.
Al contrario, vi è ottimismo nel comparto dei servizi alle imprese e in quello creditizio e assicurativo, dove oltre il 90 percento delle imprese prevedono per il 2021 un risultato d’esercizio almeno “soddisfacente” e spesso “buono”.
Si riscontra una certa soddisfazione anche nella branca delle attività professionali, tecniche e scientifiche e nel comparto immobiliare. Numerose imprese di servizi lamentano però condizioni di mercato ancora difficili, soprattutto per quanto concerne la dinamica dei costi.
Nei primi dieci mesi del 2021 l’occupazione dipendente nel settore dei servizi privati ha registrato una leggera crescita, con un incremento del numero di addetti dell’1,2 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A detta delle imprese intervistate, tale dinamica espansiva dovrebbe proseguire nel 2022.
L’anno prossimo, inoltre, la ripresa dovrebbe prendere vigore, con un’ulteriore crescita dei fatturati e con il 93 percento delle imprese che confida in una redditività quantomeno soddisfacente. La dinamica positiva degli investimenti registrata a partire da quest’anno dovrebbe trovare conferma anche nel 2022, soprattutto nelle branche dei servizi alle imprese e dell’informatica e telecomunicazioni, nonché nel comparto creditizio e assicurativo.
“Il clima positivo che si registra tra le attività di servizi alle imprese è fonte di soddisfazione. Non bisogna tuttavia dimenticare che, nelle scorse settimane e mesi, non tutte le imprese di servizi altoatesine sono potute tornare a un’attività quasi normale. Per esempio, le attività di organizzazione di eventi e fornitura dei relativi servizi, le agenzie viaggi e i centri fitness devono ancora lottare contro severe limitazioni e grandi difficoltà.”, spiega il presidente dell’Unione Philipp Moser.